Il prestito, l’anticipo e tutto il resto, non si consumano solo all’avvio del ciclo economico. Come chiarisce bene Nietzsche, il piacere – potere di acquisto – è una successione ritmica di piccoli dispiaceri. Il potere si costituisce, si rinforza (to enforce), acquisisce rispettabilità e potenza, per effetto di continui piccoli stimoli. Non è una riserva che può essere dilapidata in un Potlatch – non ci sono sostanze precostituite o emesse da una banca centrale, da una ultima istanza di potere. Il potere – o meglio – la potenza arriva in ritardo su se stessa.